La simpatia di un maestro come Achille Castiglioni ancora una volta ci stupisce con un “tenero” oggetto. Giocando sta volta con una forma naturale, un frutto nello specifico, il risultato è un oggetto buffo e simpatico: Noce!
Nasce lo stesso anno di Lampadina, nel 1972 ed anche senza conoscerne l’autore con estrema facilità possiamo attribuirlo alla mano del Maestro, esprime la curiosità e l’originalità che tutta la produzione di Castiglioni rivela.
Ed è poi un oggetto semplice, fatto di pochi elementi, ed anche qui ritroviamo unita all’ironia che tipicamente caratterizzano gli oggetti di Achille. E’ proprio come una noce, dal guscio particolare e dal contenuto speciale!
Il tema alla base dell’idea di Noce era progettare una lampada la cui luce artificiale provenisse da terra a differenza della luce naturale che proviene dal cielo, provocando quindi effetti percettivi diversi da quelli a cui siamo abituati.
E’ costituito da due gusci sovrapposti e combacianti, la base è in alluminio pressofuso verniciato sul cui fondo c’è un foglio riflettente di lamierino d’alluminio e i due portalampade orientabili, il coperchio è in cristallo stampati infrangibile. Le lampadine interne possono ruotare sul proprio asse in modo da dirigere il fascio luminoso a piacere ed evitare il riverbero. La manopola che ne permette la rotazione è collocata sui fianchi di Noce.
I due gusci sono uniti tra loro da un collare in pressofusione con giunto in neoprene al silicone, fissato al guscio di base con due viti. L’assemblaggio stagno di noce rende adatto questo apparecchio illuminante anche ad ambienti esterni come come terrazzi e giardini.
Castiglioni affermava che nel disegnare la lampada Noce, la sue intenzione era stata proprio quella di creare una forma di illuminazione che potesse plausibilmente essere diretta dal basso verso l’alto: “La luce naturale proviene dal cielo, e dal momento che la luce elettrica è artificiale, dovrebbe arrivare da terra“. Castiglioni descriveva inoltre la sua filosofia come un “togliere” anzichè “aggiungere”, tanto che il lavoo del designer era secondo lui un processo di eliminazione, in tutto ciò che è superfluo deve essere eliminato per raggiungere la sintesi delle necessità pragmatiche e stilistiche.
Nel caso della lampada Noce, il prodotto occupa un ruolo subordinato rispetto all’ambiente che lo circonda, per questo la sua forma appare opportunamente discreta.
Quando la lampada Noce è accesa deve diffondere la luce su altri oggetti e non semplicemente iluminarsi per rendersi visibile. La sua solidità, espressa nella scelta di materiali e forme resistenti, ribadisce che che questo prodotto anzichè essere un oggetto da contemplare ha una precisa funzione da assolvere. Può essere spostata anche con forza, Castiglioni la prendeva addirittura a calci in qualche sua dimostrazione!
Malgrado la sua apparenza industriale, possiede organicità e quando è accesa ricorda una roccia o anche una conchiglia illuminata! Come gran parte della produzione dei fratelli Castiglioni, Noce è stata sempre prodotta da Flos, al momento è fuori produzione ma noi ci auguriamo che presto qualcuno voglia ridarle l’attenzione che merita e farla brillare di nuovo!
#weloveAchille