Ci siamo quasi, l’inaugurazione della nuova Stanza di Cantiere Galli Design è vicina. La sesta stanza, da quando Cantiere Galli Design ha aperto i battenti , sta per essere svelata!
“Una Stanza Tutta Per Sé”, lo spazio destinato alla creatività e alla sperimentazione curato da Domitilla Dardi e nato per sostenere e promuovere la cultura del design a Roma è arrivato ormai alla sua terza edizione. Come ogni anno, oltre a coinvolgere nuovi interpreti e designer, anche il tema è tutto nuovo. Quest’anno la riflessione su cui la curatrice vuole porre l’attenzione è l’ospitalità, tema sul quale, mai come in questo preciso momento storico, è estremamente importante riflettere ed indagare.
“Nel suo terzo anno di vita la “Stanza tutta per sé” prende in considerazione l’idea di ospitare. Gli autori sono chiamati a immaginare lo spazio non solo per essere abitato dalle proprie personali idee, ma anche da una persona fisica a loro scelta. Il tema dell’ospitalità ha storicamente significati plurimi, variabili nelle diverse culture; ma oggi più che mai assume un valore che rimanda all’apertura, alla conoscenza, alla condivisione come accrescimento. La Stanza si apre agli “Ospiti desiderati” e ogni invito può divenire l’occasione per scoprire nuovi territori mentali”
Domitilla Dardi
Il primo designer ad affrontare il nuovo tema 2019 è Khaled El Mays giovane progettista libanese che per la prima volta porta a Cantiere un visione del progetto extra europea.
“E se l’artigianato fosse al centro del design?
Cosa succederebbe se il design non fosse solo al servizio dell’industria di massa, ma anche rivolto verso l’artigianato? E cosa succederebbe se in un mondo parallelo design e artigianato creassero un sodalizio, in cui l’input dell’artigianato nel progetto divenisse un contributo prezioso e dichiarato piuttosto che limitarsi alla banale esecuzione di rigide linee guida?”
Khaled El Mays
“Il designer libanese Khaled El Mays si pone queste domande sulla relazione odierna tra artigianato e design. Lo fa a cento anni dalla nascita del Bauhaus, una scuola di pensiero che ha definito – grazie a un personaggio fondamentale come Marcel Breuer – un’idea di modernità dalla quale siamo ancora oggi condizionati. Da allora il moderno è stato identificato con un modo di produrre e progettare che aveva alla base il concetto di funzionalismo, razionalismo e di prodotto industriale rivolto al grande numero. Lo stesso Breuer fece allora una scelta tra artigianato e industria; mondi che oramai non sembrano più così antitetici.
I sistemi stanno cambiando, i circuiti del design sono sempre più ampi e complessi. La vecchia idea di modernità lascia oggi spazio anche a una nuova idea di artigiano, in grado di collaborare, interpretare e progettare insieme al designer”.
Domitilla Dardi
In omaggio ai cento anni dalla nascita del Bauhaus, Khaled El Mays ha intitolato la sua Stanza “WELCOME, MR. BREUER” immaginando di ospitarvi uno dei principali esponenti della scuola tedesca, Marcel Breuer, per un dialogo tra culture diverse e tra passato e presente. Proprio questo dialogo immaginario ha portato il protagonista a presentarci una evoluzione del principale prodotto di Breuer, la Sedia Wassily, e in particolare a metterne a confronto due, una realizzata da manifattura italiana e un’altra da manifattura libanese. Gli artigiani sono stati lasciati liberi nell’interpretazione e nella realizzazione del prodotto finale; il risultato è un affascinante confronto partecipato tra mondi e tecniche differenti.
Vi aspettiamo numerosi giovedì 20 giugno dalle 18e30 a Cantiere Galli Design!